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Cibo, alimentazione e salute

In breve:

→ La maggior parte delle malattie croniche moderne nascono da uno stato di infiammazione subclinica (= non ci si fa caso).

1. LIEVITI: Causano infiammazione intestinale (e candidosi) e acidosi metabolica.

Eliminare panificati (pane, fette biscottate, brioches, …contenenti lievito di birra e lievito madre), funghi, latticini, condimenti fermentati (aceto, salsa di soia, kefir, miso, …), alcolici, surgelati. N.B. MASTICARE BENE: pezzi di cibo mal sminuzzati fermentano nello stomaco.

2. LATTICINI (di origine animale): Provocano acidosi metabolica (causa di: decalcificazione ossea, ritenzione idrica, invecchiamento precoce, spossatezza, problemi cutanei). Le lattocaseine sono cancerogene.

Evitare latte, yogurt (anche di soia), formaggi (tutti).

3. SOLANACEE: Contengono solanine = anche in modeste quantità; implicata in gastriti, osteoporosi, raffreddori e influenze, psoriasi.

Esse sono: pomodori, peperoni, patate, melanzane, peperoncini, bacche di Goji, tabacco, belladonna, datura.

4. CEREALI E LEGUMI: I cereali contengono Fitato (enzima) che non fa assorbire minerali (Calcio, Magnesio, …) e vitamine; e glutine che fa produrre Zonulina = enzima che altera la permeabilità intestinale. I legumi rallentano la tiroide causando aumento di peso.

 

PER CHI VUOLE APPROFONDIRE...

Cibo, alimentazione e salute

Che importanza diamo a ciò che introduciamo nel nostro organismo?

CIBO: sappiamo cosa stiamo introducendo nel nostro corpo?

Ci concentriamo spesso solo sull’aspetto esteriore: se appare buono quello che mettiamo in tavola, che gusto a quello che mangiamo.

Ma quanti considerano, se non costretti da qualche patologia, l’effetto che i trattamenti che il cibo subisce ha nel nostro corpo?

Per il nostro organismo non c’è differenza tra cibo, medicinali, integratori… li tratta sempre per quello che sono: sostanze che vengono introdotte. Allora può avere senso quello che Ippocrate più di duemila anni fa disse: “fa che il cibo sia la tua medicina è la medicina sia il tuo cibo”.

[approfondimenti: siete pazzi a mangiarlo?]

ALIMENTAZIONE: quanto di ciò che mangiamo nutre davvero il nostro corpo?

Ebbene sì: molto di quello che mangiamo serve solo a fare Massa nello stomaco e ad appagare le nostre papille gustative, ma per il nostro metabolismo è una massa di sostanze dannose da dover smaltire. Questo richiede energia e se il carico diventa un lavoro oneroso sentiamo quel famoso sonno dopo i pasti, che non è una cosa che dovrebbe succedere.

SALUTE: dolori diffusi? Ci si sente sempre stanchi? C'è gonfiore addominale? Mal di testa frequenti?

“Quando una persona veramente desidera la salute, è necessario domandarle prima se è disposta a sopprimere le cause della sua malattia. Soltanto allora è possibile curarla.” Ippocrate 460-377 a.C.

Considerando sia l’epoca in cui Ippocrate scrisse questa frase, se la mia esperienza personale di questi anni, posso dire con franchezza che non è una cosa così scontata e che infondo dall’anno 400 a.C. all’anno 2017, l'uomo non è cambiato di una virgola.

Navigando su internet, cercando nelle librerie, si trovano montagne di opinioni, diete, studi… su quello che dovrebbe essere la nostra alimentazione per diventare sani, belli, forti.

Ricordate solo una cosa: l’essere umano è un organismo complesso. Non c'è da stupirsi dunque se nel periodo successivo ad un problema gastrointestinale, capelli lunghi diventano fragili. Dunque diventa necessario, per il raggiungimento della salute, tenere conto contemporaneamente di diversi fattori.

1. EQUILIBRIO ACIDO BASE

Acidosi metabolica è uno stato infiammatorio dell’organismo che può avere diverse specifiche (chetoacidosi, acidosi lattica, …).

I sintomi e le modifiche che questa condizione porta al nostro corpo sono diversi:

  • Ritenzione idrica. Gli acidi che si accumulano nei fluidi intra ed extracellulari richiamano molecole pro-infiammatorie e un accumulo di liquidi con conseguente gonfiore.

  • Diminuzione di minerali ossei (decalcificazione). Per mantenere stabile un ph che tende all’acidità, il nostro organismo produce dei Sali alcalinizzanti portandoli via da quella che nel nostro corpo è la maggior riserva: le ossa.

  • Spossatezza. In genere accompagnata da fan e da disturbi della respirazione, confusione e nausea.

  • Problemi cutanei come secchezza e prurito in quanto la pelle, ricordiamocelo, è anch’essa una via di eliminazione delle tossine.

Le cause dell’acidosi sono molte:

  • Stress psicofisico

  • Alimentazione basata su un eccesso di cibi acidi

  • Patologie come diabete e insufficienza renale

  • Acidosi lattica che a sua volta è causata da sforzo muscolare, problemi al fegato, ai reni, problemi respiratori.

Il controllo dello Stato di acidità e basicità metabolico si può fare tramite l’esame del ph delle urine (i valori di riferimento di un organismo sano variano tra i 6,5 e 7). Se il PH è basso, allora si è in stato di acidosi che diventa una patologia se scende sotto ph 5.0.

La cosa migliore che si può fare per evitare l’acidosi e accertarsi di seguire una dieta equilibrata tra alimenti acidi e basici e bere molta acqua minerale.

Riconoscere gli alimenti alcalinizzanti e acidificanti

Normalmente gli alimenti ricchi di minerali alcalini (magnesio, potassio, calcio e sodio), portano ad alcalinizzare il corpo. Ci sono però alimenti che acidificano indipendentemente dal loro contenuto di minerali alcalini, e sono:

· Zucchero

· Prodotti fermentati (salsa di soia)

· Lievito

· Prodotti raffinati, cotti a microonde o trattati

Nella seguente tabella sono classificati gli alimenti secondo il loro potere alcalinizzante/acidificante:

1. MICROBIOTA

Il nostro apparato digerente è incredibilmente complesso: Esso comprende almeno 500 specie di microflora facente parte della flora intestinale normale.

Innumerevoli sono gli studi che dimostrano che il tipo il numero di batteri intestinali determinano il nostro stato di salute o malattia. La crescita eccessiva dei batteri nocivi nei vari tratti dell’intestino è una delle principali cause dei disturbi cronici, non soltanto a carico dell’intestino, ma anche di altri apparati organici e le cause possono essere svariate: esposizione a fattori ambientali, abuso di antibiotici, dieta povera di fibre, disturbi gastrici, medicinali, stress.

Immagine by Focus nov 2017

3. “ALIMENTI” SEMPRE DANNOSI

Cercano su internet la definizione della parola alimento, troviamo:

ALIMENTO = “Sostanza che, introdotta nell'organismo, sopperisce al dispendio di energie e fornisce materiali indispensabili alla reintegrazione, all'eventuale accrescimento e allo svolgimento di funzioni fondamentali per la vita dell'individuo e della specie.”

Ci sono cibi che pur essendo ricchi di vitamine, per la lor particolare costituzione di componenti, non permette al nostro organismo di integrare materiali indispensabili al nostro stato di salute. Da anni si osserva come un’alimentazione ricca di alcuni cibi sembrerebbe favorire un progressivo aggravamento della situazione infiammatoria generale.

LIEVITI: essi sono un gruppo di funghi unicellulari che causano infiammazione intestinale. Non solo, sembra che ci sia un’associazione tra i lieviti e il morbo di Crohn; in più diversi studi confermano il rischio di candidosi intestinale e reattività ai lieviti e alle muffe. Un altro studio ha riscontrato un’infezione da lieviti del pane in un caso di leucemia mieloide acuta.

Gli studi che riscontrano infiammazioni intestinali da lieviti in casi di malattie croniche moderne, sono talmente numerosi da far riflettere sul decidere di modulare la quantità di sostanze fermentate e zuccheri nella nostra alimentazione quotidiana. Questi lieviti sono:

· Pane, cracker, grissini, fette biscottate, brioches, …

· funghi

· TUTTI i formaggi, yogurt, panna

· birra, vino, alcolici

· aceto (tutti i tipi), dadi da brodo, salsa di soia, tamari, miso, kefir

LATTICINI: “per ognuno il latte della propria specie è di beneficio, ma quello di altre specie è dannoso” Ippocrate (460 - 377 a.C.)

Basta solo andare a cercare le differenze tra il latte umano e il più usato, quello vaccino, per renderci conto di quello che già più di 2000 anni fa era evidente.

Una delle tante conseguenze dovute al consumo di latte è che si porta l’organismo in stato di acidosi metabolica, che riassumendo, è causa di: decalcificazione ossea, ritenzione idrica, invecchiamento precoce, spossatezza, problemi cutanei.

Si consiglia dunque di prestare attenzione al latte e tutti i suoi derivati (yogurt, burro, panna e formaggi).

SOLANACEE: Questa famiglia di ortaggi (e non solo), contiene molte vitamine, ma il nostro corpo non ne può beneficiare a causa della presenza di solanine. Queste sostanze sono tossiche anche in modeste quantità: agiscono soprattutto sui tessuti dell’apparato digerente, le cui pareti cellulari, vengono danneggiate, e sul sistema nervoso, bloccando la trasmissione degli impulsi fra le cellule nervose. Quello che preoccupa sono le conseguenze dovute ad un uso continuo di queste sostanze:

1. Il primo effetto cronico che si sospetta riguarda il metabolismo del calcio. Questo sembra essere destabilizzato fino al punto di favorire il prelievo di calcio dalle ossa e il suo deposito in giunture e tessuti molli (forse anche le arterie, causando arteriosclerosi). Questo peggiorerebbe dolori articolari, artrite, artrosi nei soggetti geneticamente predisposti.

2. Il secondo riguarda la psoriasi. Nei soggetti predisposti le solanine modulano la crescita della pelle che, peggiora o scatena la malattia.

CEREALI E LEGUMI: I cereali contengono FITATO (enzima) che non fa assorbire minerali (Calcio, Magnesio, …) e vitamine; e glutine che fa produrre ZONULINA = enzima che altera la permeabilità intestinale. I legumi rallentano la tiroide causando aumento di peso.

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